sabato 22 giugno 2024

È nata A.I.P.E.S.P.

Associazione Italiana Persone 
Esperte in Supporto fra Pari


Una nuova realtà che si batte per il riconoscimento professionale della figura dell'ESP nel campo della salute mentale e delle dipendenze patologiche. Intervista a più voci: quelle della presidente Rossella Monti (modenese), della segretaria Milena Negri (reggiana) e del consigliere goriziano Eros Cosatto

di Mirko Melandri  ( https://www.parliamoneinsieme.org )

BOLOGNA - Dopo tanto impegno e lavoro è nata l’Associazione Italiana Persone Esperte in Supporto fra Pari (A.I.P.E.S.P.), una nuova realtà che si batte per il riconoscimento professionale della figura dell'Esp – che è esperto per esperienza diretta – nel campo della salute mentale e delle dipendenze patologiche. Costituita il 18 maggio 2024 a Bologna, ne fanno parte 53 soci fondatori (37 Esp, 4 Esp familiari, 12 operatori) più altre 32 persone.

“La costituzione dell’associazione arriva alla fine di una fase lunga quasi un anno in cui molti dei soci fondatori si sono confrontati sulla scrittura dello Statuto, del Codice deontologico e dell’Atto costitutivo", racconta la presidente Rossella Monti, di Modena. "Occorre però ricordare che questo percorso è iniziato quasi un decennio fa, quando alcune realtà locali, istituzioni, associazioni e imprese sociali attive nel campo della salute mentale hanno iniziato a sperimentare l’impiego di utenti e familiari esperti nella relazione d’aiuto, convinti che l’esperienza vissuta in prima persona nel percorso di recovery fosse una risorsa preziosissima da valorizzare attraverso percorsi formativi e di professionalizzazione del supporto tra pari”.

Oggi, continua la presidente, “lo scopo principale dell’associazione è il riconoscimento professionale dell’ESP da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy. Gli obiettivi primari dell’AIPESP sono quindi la promozione della figura su tutto il territorio nazionale e della cultura del supporto tra pari all’interno dei servizi pubblici, della comunità, del privato sociale, del mondo del lavoro e dell’Università, il riconoscimento nelle sedi istituzionali competenti per accreditarne il profilo professionale, il percorso formativo e la posizione lavorativa, il sostegno alla ricerca sul sapere esperienziale”.

Milena Negri, di Reggio Emilia, segretaria della nuova associazione, prosegue: “Questo traguardo importantissimo è solo l’inizio di un percorso che aprirà le porte anche ad altre forme di supporto alla pari, per esempio in carcere e nelle dipendenze patologiche. Ed è anche un adeguarsi ai parametri europei, dove questa figura è già presente e riconosciuta”. E continua: “Gli ESP riescono ad avere quella visione dell’utente che un professionista non sempre riesce a cogliere. Con la sua esperienza di sofferenza riesce a entrare in contatto col paziente e instaurare un rapporto alla pari di fiducia e comprensione. È un lavoro che richiede molta passione e ti mette alla prova in ogni momento, ma per me è bellissimo”.

“L'associazione - conclude il goriziano Eros Cosatto, consigliere dell'AIPESP - è il risultato di un lavoro lungo oltre quattro anni, che vuole dare uniformità a questa figura su tutto il territorio italiano e offrire una garanzia di qualità agli iscritti riconosciuti come ESP formati. Gli Esperti in supporto tra pari possono dare tanto ai servizi, soprattutto nelle equipe, portando quel sapere esperienziale che manca agli operatori. Io sono riuscito a lasciare i farmaci da oltre 15 anni: ho riscoperto i miei talenti e le mie “missioni” in questa vita e da allora sto bene, riuscendo a realizzarmi nel lavoro e nell'autonomia di vita. Sono il testimone che è possibile uscire anche da situazioni molto difficili e apparentemente senza speranza di soluzione”.

Per ogni informazione: https://aipesp.it